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文章基本信息

  • 标题:L'utente debole quale misura dell'attrattività urbana
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  • 作者:Michela Tiboni ; Silvia Rossetti
  • 期刊名称:Tema. Journal of Land Use, Mobility and Environment
  • 印刷版ISSN:1970-9870
  • 出版年度:2012
  • 卷号:5
  • 期号:3
  • 页码:91-102
  • DOI:10.6092/1970-9870/1200
  • 语种:Italian
  • 出版社:Tema. Journal of Land Use, Mobility and Environment
  • 摘要:Negli ultimi anni è iniziata ad emergere, in ottica di incentivazione della mobilità sostenibile, la tendenza ad un approccio innovativo di pianificazione basato sull’ accessibilità . Il territorio è, infatti, un sistema complesso e ricco di relazioni e la necessità di coordinare e fornire approcci integrati tra la pianificazione urbanistica e quella dei trasporti, al fine di favorire una maggiore sostenibilità degli spostamenti sistematici e non, è ormai un dato di fatto. A lungo termine, la pianificazione urbanistica e l’uso del suolo possono influenzare fortemente la sostenibilità dei sistemi di trasporto, ad oggi ancora troppo sbilanciati a favore del mezzo individuale motorizzato. Il libro verde dell’Unione Europea (Commissione delle Comunità Europee, 2007) evidenzia, tra le sfide della mobilità urbana da affrontare, quella di un trasporto urbano accessibile e anche in Italia le leggi regionali che affrontano il tema del governo del territorio evidenziano con sempre maggiore convinzione la necessità che gli obiettivi quantitativi di sviluppo complessivo vengano declinati in stretta connessione con la definizione dell’assetto viabilistico e della mobilità. Ma chi sono i fruitori dell’opera di chi pianifica la città e il suo sistema di mobilità? Sono gli “uomini standard”, adulti e sani, o sono, anche, bambini, anziani, disabili…in generale “utenti deboli”? E quali devono essere i caratteri dello spazio urbano affinchè i cittadini scelgano di muoversi con sistemi che possiamo definire più sostenibili rispetto all'autovettura privata? Sempre più di frequente nelle nostre città l’utente debole, il pedone, che è per eccellenza fruitore anche del trasporto pubblico, tende ad essere emarginato in uno spazio pubblico progettato e costruito a misura di automobile. Lungi dal voler affrontare in questo articolo il tema della pianificazione, progettazione e gestione degli spazi pubblici urbani (tema che trova ampia trattazione nella manualistica italiana e straniera, all'interno della quale si richiamano, tra i più recenti ed esaustivi, i lavori di Carmona et alii, 2010; Colarossi e Latini, 2008; Rotondo e Selicato, 2010), questo articolo intende sostenere la tesi secondo cui ritrovare la giusta misura in urbanistica aiuterebbe a migliorare la fruibilità degli spazi da parte delle categorie di utenti più indifese, con un beneficio per tutti, anche per chi debole non è. E forse la giusta misura potrebbe essere proprio data dai bambini: una città a misura di bambino, in cui i più piccoli possano muoversi da soli, è una città che riscopre gli spazi di prossimità, la qualità dello spazio pubblico, la mobilità sostenibile, gli spazi verdi e di gioco, la pedonalità… Una città “ amica ”, insomma, che mette al centro le esigenze di mobilità di tutti, una città grazie a questo più attraente e competitiva sul territorio in cui si colloca.
  • 其他摘要:The main users of nowadays urban spaces are not only “standard men”, adults and healthy people like suggested by the image of the Vitruvian man, but weak users like children, the elderly and the disabled as well. As reminded by Laurìa all these people have many needs. And, as said by cardinal Tettamanzi, the rights of weak people are not weak rights. In the lasts decades European cities have been largely dominated by cars and vulnerable users have been confined in residual spaces. Thus, there is nowadays a need of a new “measure” for the urban design, to ensure an easy access and use of the of the city also for the weak users. This paper doesn’t aim at proposing planning, design and management solutions for urban spaces: many other researches have already dealt with those issues and among the most recent there are Caramona et alii (2010), Colarossi e Latini (2008), Rotondo e Selicato (2010). This paper arguments instead the need to regain the right measure while dealing with urban planning: only in this way the usability of the urban an public spaces will increase for everyone, both vulnerable users and not. The aim is to build a “friendly city”, as it has been called within the CeSCAm (research centre for friendly cities) activities. Children may represent the brick on which the urban projects have to be based: a city where children can move around without risks and fears is a city where the quality of life is high and it is a city characterized by a great attention on sustainable mobility issues, on proximity spaces, on green areas…
  • 关键词:Spazi pubblici;utenti deboli;competitività urbana;Urban spaces;weak users;urban competitivness
  • 其他关键词:ICAR/20;Urban spaces; weak users; urban competitivness
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