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  • 标题:Schools childhood and culture in Quebec. Intercultural Educational policies from the cultural to the civic paradigm
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  • 作者:Letizia Caronia
  • 期刊名称:Ricerche di Pedagogia e Didattica. Journal of Theories and Research in Education
  • 印刷版ISSN:1970-2221
  • 出版年度:2009
  • 卷号:4
  • 期号:2
  • DOI:10.6092/issn.1970-2221/1594
  • 出版社:Dipartimento di Scienze Dell’Educazione «Giovanni Maria Bertin» - Università di Bologna
  • 摘要:Questo articolo propone un’analisi storica e una riflessione critica sui modi con cui il Quebec ha affrontato e costantemente riaffronta il problema della scuola pubblica in una società storicamente multiculturale, multietnica e plurilingue. In particolare, la riflessione riguarda il piano normativo e legislativo e le politiche scolastiche via via elaborate, per rispondere alla sfida di pensare e costruire una scuola pubblica capace di costruire una “infanzia quebecchese”. Una lettura del’curricolo ideale’ - si dirà - ci dice poco sulla ‘realtà’ educativa di un paese. Eppure, in Quebec come altrove, le politiche scolastiche costituiscono i segnali pubblici del modo con cui un paese – rappresentando pubblicamente e ufficialmente la sua scuola - rappresenta se stesso, i propri valori, le proprie concezioni di ‘infanzia’. Dopo un breve quadro storico inteso a tracciare l’origine multiculturale del Quebec (come di tutti gli stati nordamericani, par.1), saranno presi in esame la legge 101 (1977) che sancisce il francese come lingua ufficiale di insegnamento e il dibattito sempre vivo e lacerante che ha accompagnato questa legge e le sue successive modifiche (parr. 2-4.) In secondo luogo, saranno presi in esame il recente processo di laicizzazione della scuola quebecchese sancito dalla legge 118 (giugno 2000) e le profonde implicazioni culturali, politiche e identitarie di tale processo (parr. 5-8.) In un paese che storicamente ha fatto un uso a carattere esplicitamente identitario del riferi-mento alle religioni dei due gruppi maggioritari, che ha costruito su esso la propria organizzazione sociale, le identità dei gruppi e i loro rapporti di forza, la deconfessionalizzazione della scuola pubblica ha implicazioni e significati culturali del tutto peculiari. Infine sarà analizzata l’assunzione ufficiale della vocazione interculturale della scuola pubblica (parr. 9-11.) L’incrocio di questi tagli prospettici fa emergere i paradossi insiti in una società che vuole abbandonare la logica delle “communities” senza per questo abbracciare la reductio ad unum di alcuni modelli europei. L’articolo si conclude con un’analisi critica dei modelli pedagogici relativi all’educazione interculturale e con un confronto tra il modello quebecchese e alcuni modelli euro-pei, tra questi il modello italiano.
  • 其他摘要:This article presents a historical analysis and critical reflection on the ways that Quebec has responded to and continues to respond to the problem of providing state education in a society that is traditionally multicultural, multiethnic and plurilingual. In particular the paper looks at legislation, regulations and educational policies which have been formulated in response to the challenge of creating a state education system that is capable of building a “Quebecan childhood”. A reading of the “ideal curriculum” gives us little idea of the educational realty of a country. Yet in Quebec, like elsewhere, educational policies give out a signal that indicates how a society wants to represent itself, its values, and its conception of childhood. After a brief survey of the multiethnic origins of Quebec we examine law 101 (1977) which sanctions French as the official language of education and the divisive debate that has followed its introduction and successive modifications. Secondly we examine the recent laicisation process of Quebecer schools sanctioned by law 118 (June 2000) and the profound implications culture, politics and identity. In a province where religious identity has traditional been delineated by the two majority groups, the laicisation of public education has very particular cultural implications and meanings. We then analyse the official assumptions regarding the intercultural vocation of state schools (paragraphs 9-11). The combination of these breaks with traditional perspective highlights paradoxes within a society that wishes to abandon the logic of “communities “ without embracing the reductio ad unum characterised by some European models. The article concludes with a critical analysis of the pedagogical models concerning intercultural education and a comparison between Quebecer and European models, including that of Italy .
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