期刊名称:Ricerche di Pedagogia e Didattica. Journal of Theories and Research in Education
印刷版ISSN:1970-2221
出版年度:2010
卷号:5
期号:1
DOI:10.6092/issn.1970-2221/1741
出版社:Dipartimento di Scienze Dell’Educazione «Giovanni Maria Bertin» - Università di Bologna
摘要:La ricerca sulla governance genitoriale del consumo degli audiovisivi come vettore di educazione familiare, risponde ad un rinnovato interesse, da una parte, per l’educazione familiare e i modi con cui i bambini sono socializzati a divenire membri competenti della comunità attraverso le pratiche e i discorsi che punteggiano la vita quotidiana in famiglia e , dall’altra, per il consumo sempre più precoce degli audiovisivi che – almeno nelle società occidentali - riguarda ormai i bambini fin dai primissimi mesi di vita. Questo studio concerne il consumo domestico degli audiovisivi come una pratica quotidiana che implica, per i genitori, aspetti evolutivi, morali e dunque eminentemente educativi. In particolare, esamina le pratiche e i discorsi genitoriali connessi al consumo di film e video giochi da parte dei loro figli. Film e video giochi sono dei prodotti audiovisivi accomunati da un tratto del tutto peculiare. Si tratta i testi il cui consumo è soggetto a forme di regolamentazione pubblica e/o di autoregolamentazione da parte dei produttori e distributori. Situandosi sulla frontiera tra educazione familiare e responsabilità sociale nei confronti dell’infanzia, i sistemi di classificazione si propongono come risorsa pubblica e intendono fornire ai genitori uno strumento efficace rispetto alle pratiche familiari di governance dell’audiovisivo. Come si situano i genitori rispetto a queste norme? Cosa rivendicano come proprio territorio educativo? Cosa delegano? E, sul piano delle pratiche quotidiane, cosa ne fanno i genitori di questo strumento?
其他摘要:This paper reports the theoretical framework, methodology and first results of an empirical, ethnographic-oriented research on parents’ governance of audiovisual consumption by children. Although it seems to be peripheral, this everyday practice appears to be a microcosm reflecting the family’s moral economy and educational values. When parents are involved in talking about family media practices and media regulation, their discourse on these topics is undistinguishable from the processes of constructing themselves as ‘good parents’ and of front-staging their moral selves. Parents construct their folk theories about their children’s healthy development, their local ethics and politics, cultural values and educational priorities. Indeed, the governance of media consumption at home works as a moral as well as an educational arena where parents socialize their children to the family’s specific values and world views, and scaffold their process of becoming competent members of the community they belong to.