摘要:Tradurre in italiano comporta scelte stilistiche e lessicali differenti a seconda che la lingua di partenza sia classica oppure moderna. Tali differenze emergono in maniera ancor più accentuata nel contesto scolastico, dove il traduttore è ancora in corso di apprendimento della lingua. In questo studio si presenta il fenomeno del traduttese dalle lingue classiche in ambito scolastico e se ne illustrano le caratteristiche principali. Le considerazioni linguistiche trovano riscontro in un’analisi quantitativa basata su un corpus pilota, dove si mostra che un modello statistico è in grado di discriminare testi in italiano che sono stati originariamente concepiti in italiano da traduzioni dal latino. Questo approccio interdisciplinare è potenzialmente in grado di fornire ulteriori considerazioni sul fenomeno qualora applicato su un corpus controllabile e per questo viene corredato da un protocollo di esperimento da condurre nelle scuole secondarie di secondo grado. Vortit Italice. The Italian language of translation. Towards the definition of translationese from ancient languages The task of translating ancient languages into Italian has distinctive features with respect translating from modern, currently spoken languages. The differences are even more pronounced in translation practices at school, where students are still developing familiarity with the source language. In this paper, the main aspects of translationese from ancient languages to Italian in a didactic context are discussed. The linguistic arguments at the base of this concept are also supported by a preliminary quantitative analysis performed on a pilot corpus, which indicates that simple statistical models can distinguish texts originally written in Italian and those translated from Latin with high accuracy. These interdisciplinary considerations reveal the need for collecting and analyzing high school students’ translations through an ad hoc experiment, and some practical guidelines are proposed.