期刊名称:LANX. Rivista della Scuola di Specializzazione in Archeologia - Università degli Studi di Milano
印刷版ISSN:2035-4797
出版年度:2015
期号:19
页码:129-136
DOI:10.13130/2035-4797/4893
出版社:Università degli Studi di Milano
摘要:La storia e il patrimonio culturale di una città si misurano non soltanto attraverso lo studio delle opere d’arte, dei manufatti o dell’edilizia, ma anche attraverso l’esame dei resti delle persone che hanno calpestato il suolo nei millenni passati. Ecco quindi che le decine di migliaia di resti scheletrici rinvenuti in Lombardia nelle numerose necropoli portate alla luce fungono anch’esse da “bene culturale”, seppur in una cornice etica e morale del rispetto e del trattamento dignitoso dei resti umani. Gli scheletri in questo modo raccontano una storia sullo stato di salute, la ricchezza, la cultura e persino la violenza, che può confermare, integrare o a volta smentire le fonti storiche quando queste sono disponibili. Studi preliminari effettuati su scheletri di diverse aree della Lombardia, e in particolare Milano, hanno già dimostrato il potenziale del materiale scheletrico nel far intuire ad esempio un’evoluzione delle malattie infettive dall’epoca romana al medioevo, la multietnicità della Milano di Sant’Ambrogio, il pesante lavoro minorile che pare fosse diffuso già tra i longobardi che popolavano la Bergamasca e la peste del Manzoni che affliggeva i resti trovati sotto le mura spagnole di chi già soffriva di malnutrizione. Come si differenziavano da noi e tra di loro nell’aspettativa di vita, nella malattia, nella violenza interpersonale, nello stile di vita? In questo lo scheletro è un vero e proprio bene culturale.
其他摘要:The history and cultural heritage of a city can be evaluated not only through the study of the works of art, artifacts or buildings, but also through the examination of the remains of persons who walked the city in the past millennia. Therefore several thousands of skeletal remains found in Lombardia, especially in Milano, act as cultural assets, though in an the ethical scenario of full respect of human remains. In this way the skeletons tell a history concerning the conditions of health, the richness, culture and even violence, which may confirm, integrate or deny the historical sources when available. Preliminary studies performed on skeletons from different areas of Lombardia have already demonstrated the potential of skeletal material in highlighting for example the evolution of infectious diseases from the Roman age to the Middle Ages, the multiethnicity of Milan at the time of St Ambrose, the heavy labor of children which seems to be present among the Longobards who inhabited the geographic areas of Bergamo as well as Manzoni’s plague affecting the remains found under the Spanish walls. How were they different from us for what concerns life expectancy, diseases, interpersonal violence and lifestyle? In this the skeleton comes through as a true cultural asset.