出版社:Dipartimento delle Arti - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
摘要:Attraverso un esercizio di pensiero interculturale, come tentativo di superare ogni forma di monologo e di chiusura identitaria per ripensare le cosiddette “scienze dell'uomo” – dall'antropologia alla pedagogia, dalla psicologia alla sociologia, dall'etnologia alla storia delle religioni – questo articolo cerca di proporre alcune possibili analisi relative all’“estetico”. Questo ambito appare come uno dei caratteri antropologici costitutivi del presente, del mondo attuale, inteso come un complesso laboratorio nel quale forme di vita ed esperienze estetiche appaiono e scompaiono a velocità inedite. Il confronto con linguaggi dell'arte in cui si raccolgono voci differenti diviene un'occasione per elaborare un sapere antropologico e filosofico interculturale: in particolare, il teatro-danza giapponese che ha preso il nome di butō si presenta come un campo d'indagine privilegiato per osservare come si possano ibridare sguardi, culture e dimensioni del corpo plurali.
其他摘要:Through the practice of an intercultural thinking, intended as an effort to overcome every form of monologue and sectarianism, in order to rethink the so-called "human sciences" – from anthropology to pedagogy, psychology, sociology, ethnology at the history of religion – this paper proposes some possible analyses of the "aesthetic". This dimension appears as one of the anthropological characters of present time and world, understood as a complex laboratory where forms of life and aesthetic experiences appear and disappear at unprecedented speed. The study of with different languages of art, which bring together different voices, becomes an opportunity to develop an intercultural knowledge in philosophy and anthropology: in particular, the Japanese dance-drama butō looks like a privileged field of investigation, in order to see how looks, cultures and bodies can meet and hybridize in a plural way.