期刊名称:CAMBIO : Rivista sulle Trasformazioni Sociali
印刷版ISSN:2239-1118
出版年度:2011
卷号:I
期号:2
DOI:10.1400/200997
出版社:Università degli Studi di Firenze
摘要:Nel conversare, Norbert Elias metteva alla prova il concetto di “contro-ego”. Per quanto personalmente non ne abbia mai parlato con lui, credo di sapere esattamente cosa intendesse – e a cosa corrispondesse nella mia esperienza – non appena Cas Wouters mi accennò l’idea. Come capita a molti altri esseri umani civilizzati, spesso Norbert era il suo stesso peggior nemico.3 L’esempio più chiaro, nonché quello con le conseguenze più durature nell’ostacolare e rallentare la diffusione delle sue idee – ovvero proprio ciò a cui teneva di più – fu il suo continuo opporsi ai tentativi di pubblicare una traduzione in inglese de Il processo di civilizzazione (Elias 2000). Alcuni di noi talvolta hanno speculato su quanto diversamente si sarebbe potuta sviluppare la sociologia nel mondo anglofono negli anni del dopoguerra se Il processo di civilizzazione fosse stato tradotto pochi anni dopo l’uscita del quasi contemporaneo La struttura dell’azione sociale di Talcott Parsons (1937), e con un successo analogo. Solo un decennio fa, un eccellente manuale inglese di teoria sociologica (Scott 1995) era ancora capace – e motivatamente – di esordire con un capitolo intitolato Talcott Parsons: dove tutto è cominciato; questo manuale non ha alcun riferimento ad Elias, il che è abbastanza ironico vista la dedica dell’autore «a tutti i miei amici di Leicester». L’egemonia di Parsons sulla sociologia mondiale negli anni del dopoguerra lascia tutt’ora il suo segno: nonostante lo screditamento della sua teoria funzionalista attuato a partire dagli anni ‘60, gli assunti espressamente neo-Kantiani sui quali si fonda il lavoro di Parsons (cfr. il suo saggio autobiografico, 1970) non sono mai stati ripudiati dalla maggior parte delle successive scuole di pensiero sociologico, e si riflettono nel carattere non processuale di formazione dei concetti tuttora prevalente nella disciplina. Il processo di civilizzazione, in contrasto a ciò, fornisce un esempio paradigmatico di ricerca teoreticoempirica, basata su concetti processuali ben più fruttiferi e chiarificatori.