期刊名称:CAMBIO : Rivista sulle Trasformazioni Sociali
印刷版ISSN:2239-1118
出版年度:2015
卷号:V
期号:9
DOI:10.1400/234065
出版社:Università degli Studi di Firenze
摘要:Questo libro - lo si scopre fin dall’inizio, ma viene riaffermato più volte anche nelle sue conclusioni - nasce da un interrogativo che però è anche, in certa misura, una sorpresa per lo studioso. E’ pure una reazione del sociologo di fronte alla «diffusione a tratti inarrestabile, non solo nelle scienze sociali, di argomenti di taglio individualista per interpretare le relazioni e le dinamiche sociali, proprio nel momento in cui si affermano e talvolta dominano attori e soggetti di tipo collettivo» (p. 7). A questo paradosso, si accompagna la scoperta di una «finzione» che «ci permette di considerare i soggetti collettivi come se fossero soggetti individuali», fino al punto di inventarli come “persone” e quindi – in quanto “maschere” di hobbesiana memoria – capaci non solo di rappresentazione ma anche di rappresentanza, di rispecchiamento ma anche di interpretazione (pp. 13-18, 60-61): appunto le «persone finte» del titolo (pp. 35-37), individui metaforici che riuniscono soggetto (standing for) e attore (acting for) in configurazioni collettive che non si esauriscono nella sommatoria o nel rispecchiamento delle singole individualità (e volontà) che le compongono. Questa finzione e questa invenzione non bastano però a risolvere il paradosso olsoniano (del free rider) nel comportamento sociale dell’astratto individuo razionale – l’idealtipo del pensiero economico – rispetto al soddisfacimento cooperativo dei suoi bisogni e interessi particolari (pp. 23-24). E’ necessario allora ricorrere alle categorie del riconoscimento e quindi dell’identificazione e della distinzione, accanto a quelle del contratto, per indagare quel meccanismo di attribuzione da parte del soggetto individuale al soggetto collettivo (pp. 53-55), che permette a quest’ultimo, in quanto «persona finta», di parlare e agire “in nome di” e “per conto di” come se fosse un individuo, senza esserlo ovviamente nella realtà non metaforica.