摘要:Introduzione. Il lamento circa la scarsa o nulla conoscenza della letteratura romena in Italia è uno dei leit motiv costanti dei vari incontri e confronti culturali che vedono uno accanto all’altro i rappresentanti dei rispettivi paesi. Da questo punto di vista, se non nell’accademia, che – a partire soprattutto dall’insegnamento linguistico necessario alla filologia e alla linguistica romanze – si è gradualmente aperta al magistero della lingua e della letteratura romena, perlomeno nei riguardi della conoscenza che il grande pubblico – anche mediamente colto – ha delle cose romene, non paiono ancora sufficientemente superati i timori di quel primo professore di “lingua, letteratura e storia rumana”, Giovenale Vegezzi-Ruscalla (1799-1885), presso l’allora Regia Università di Torino, il quale, nel 1863, sceglieva per la propria prolusione, anziché di svolgere un tema dato, com’era uso all’epoca, di esporre in breve il programma che corso che si proponeva di fare, essendo cosciente di trovarsi a parlare “di paesi, genti e lingua quasi del tutto sconosciuti agli Italiani” (Vegezzi Ruscalla 1863: 15).