出版社:Università di Firenze Dipartimento di Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo
摘要:Il contributo ricostruisce la storia dei movable book, cioè di quei manufatti librari, creati con finalità di fruizione assai dissimili tra loro (didattiche, mnemoniche, ludiche, divinatorie ecc.) e che includono dispositivi meccanici o paratestuali, che richiedono e sollecitano l’interazione del lettore. L’indagine si estende dal libro manoscritto fino alle più ardite sperimentazioni cartotecniche delle avanguardie storiche del Novecento e prende in esame alcune specifiche tipologie editoriali, come i calendari, i “libri di sorti”, i libri anatomici, i manuali di navigazione ecc., fino ai libri animati per l’infanzia. In particolare, si mostra come la fortunata stagione editoriale e manifatturiera della carta animata dell’Ottocento non sarebbe stata possibile se non fosse stata raccolta l’eredità scientifica degli studi di ottica e di scienza della visione, che precorrono di poco l’invenzione dei fratelli Lumière (1895). Lo studio esamina inoltre alcune creazioni letterarie che utilizzano meccanismi combinatori e sperimentano le potenzialità semiotiche di codici espressivi, di tecniche e materiali assai diversi tra loro: il riferimento è al libro futurista, a quello dadaista, al “libro d’artista”, e ad testi dell’avanguardia del secondo Novecento.
其他摘要:Il contributo ricostruisce la storia dei movable book, cioè di quei manufatti librari, creati con finalità di fruizione assai dissimili tra loro (didattiche, mnemoniche, ludiche, divinatorie ecc.) e che includono dispositivi meccanici o paratestuali, che richiedono e sollecitano l’interazione del lettore. L’indagine si estende dal libro manoscritto fino alle più ardite sperimentazioni cartotecniche delle avanguardie storiche del Novecento e prende in esame alcune specifiche tipologie editoriali, come i calendari, i “libri di sorti”, i libri anatomici, i manuali di navigazione ecc., fino ai libri animati per l’infanzia. In particolare, si mostra come la fortunata stagione editoriale e manifatturiera della carta animata dell’Ottocento non sarebbe stata possibile se non fosse stata raccolta l’eredità scientifica degli studi di ottica e di scienza della visione, che precorrono di poco l’invenzione dei fratelli Lumière (1895). Lo studio esamina inoltre alcune creazioni letterarie che utilizzano meccanismi combinatori e sperimentano le potenzialità semiotiche di codici espressivi, di tecniche e materiali assai diversi tra loro: il riferimento è al libro futurista, a quello dadaista, al “libro d’artista”, e ad testi dell’avanguardia del secondo Novecento.