其他摘要:Il presente studio intende verificare e sviluppare una linea interpretativa dell’Adone tracciata a più riprese da Francesco Guardiani (specialmente: La meravigliosa retorica 52–56; “I trastulli” 313; “A Christological Metamorphosis” 187–94) e già rilevata da P. Pozzi nel suo fondamentale commento (in Marino, L’Adone, vol. 2, 63): si tratta di quel costante innesto, nella figura e nella vicenda di Adone, di elementi appartenenti alla storia sacra e, specificamente, a Cristo e alla sua Passione. Si è parlato e si continua a parlare, a tale proposito, di “neopaganesimo” (Frare), il che indica quanto sia cruciale interrogarsi sugli scopi, se mai Marino ne avesse, e sugli esiti di questo giocare col fuoco della fede e del dogma in un’epoca poco incline al compromesso. In questo percorso, l’Adone sarà letto tenendo presenti, in particolare, la Lira e le Dicerie Sacre, due opere che, per quanto attiene ai carmi dedicati alla Passione, si illuminano a vicenda anche in forza della cronologia (Lira III e Dicerie, infatti, escono nel 1614): per parafrasare, grazie alla fecondissima produzione del Nostro, il motto dell’esegesi omerica di Aristarco, si proverà dunque a “spiegare Marino con Marino”.