摘要：Le Lettere di Caterina da Siena sono state più volte studiate sul piano dell’espressione linguistica e delle strategie retoriche, e se ne sono evidenziate tanto le caratteristiche di unitarietà quanto i tratti di variazione in rapporto al destinatario e all’argomento. Lo studio che qui si presenta intende individuare l’incidenza dell’intenzione comunicativa sul variare di lingua e stile lungo il corpus delle Lettere . Si analizzano in particolare i procedimenti messi in atto dalla santa senese per chiedere ai propri interlocutori l’obbedienza al volere divino, l’osservanza di alcune regole comportamentali o, con maggiore energia, l’azione decisa contro i nemici della fede. In tutte le lettere, infatti, un posto centrale e ineliminabile è assunto dalla petitio rivolta in forme adeguate e diverse ai propri destinatari. Il chiedere e l’oggetto della richiesta sono sottolineati ora da un uso sapiente dei verbi volere e pregare , ora dalla sostituzione impercettibile del pronome allocutivo che spersonalizza l’interlocutore, ora dall’alternarsi della prima e della seconda persona in rapporto al contenuto da comunicare. Il rilievo dato a ciò che Caterina chiede, e al modo in cui lo chiede, è senz’altro legato al ruolo profetico della santa, che nelle Lettere , al contrario di quanto avviene nel Dialogo della divina provvidenza , affiora in modo costante. Caterina è profeta, perché profetica è la missione di chi si pone come guida dei cristiani nella loro vita storica ancor prima che nella loro spiritualità, e ogni strategia messa in atto nell’epistolario per ottenere la vittoria del bene è testimonianza di una tale funzione.
其他摘要：The Letters of Catherine of Siena have been studied several times at the level of linguistic expression and rhetorical strategies, and the characteristics of unity and the features of variation in relation to the addressee and the subject have been highlighted. The study presented here aims to identify the impact of communicative intent on the variation of language and style throughout the corpus of The Letters. In particular, we analyze the procedures implemented by the Sienese saint to ask her interlocutors to obey the divine will, observe certain rules of behaviour or, with greater energy, decisive action against the enemies of the faith. In all the letters, in fact, a central and unmistakable place is assumed by the petition addressed in appropriate and different ways to its addressees. The asking and the object of the petition are now underlined by a wise use of the verbs "to want" and "to pray", either by the imperceptible substitution of the allocative pronoun that depersonalizes the interlocutor, or by the alternation of the first and second person in relation to the content to be communicated. The importance is given to what Catherine asks for, and the way in which she asks for it is undoubtedly linked to the prophetic role of the saint, who in the Letters, contrary to what happens in the Dialogue of Divine Providence, emerges constantly. Catherine is a prophetess, because prophecy is the mission of those who act as guides for Christians in their historical life even before in their spirituality, and any strategy put into practice in the epistolary to obtain the victory of good is a testimony of such a function.
关键词：cartas de Catalina de Siena;estrategias retóricas;mandato y petición;el papel profético;el Magisterio;lettere di Caterina da Siena;strategie retoriche;il comando e la richiesta;il ruolo profetico;il magistero
其他关键词：letters of Catherine of Siena;rhetorical strategies;mandate and petition;the prophetic role;the Magisterium
