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  • 标题:«Il lavoro è ovunque»: forme del racconto e forme del potere nella narrativa di Giorgio Falco
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  • 作者:Giacomo Raccis
  • 期刊名称:Ticontre: Teoria Testo Traduzione
  • 电子版ISSN:2284-4473
  • 出版年度:2019
  • 期号:12
  • 页码:389-402
  • DOI:10.15168/t3.v0i12.349
  • 出版社:Università degli studi di Trento
  • 摘要:«Work is everywhere», Giorgio Falco said: today, the whole life of a man is interpreted according to criteria of the productive sphere, confirming the cogency of a «capitalist realism» as the only experiential dimension. For this reason Falco places the subject-worker at the centre of his narrative, because the horizon of resistance to the prevarications of the discourse of capital has shifted within psychology. Falco first outlines a subject multiplied in the many voices that animate the sketches of Pausa caffè (2004); then, in the stories of L'ubicazione del bene (2009), he gives this subject a sociological characterization, showing the time of domestic life of the petite-bourgeoisie. Finally, in Ipotesi di una sconfitta (2017), that disjointed subject is condensed into a single life, that of the author, who transforms his story into the allegory of contemporary work experience. Using formal analysis tools (Simonetti, Tirinanzi de Medici) and the most recent theories of the present (Sennett, Fisher), we show how the choice of the narrative medium (micro-story, short story, novel) influences the representative potential of the “narration of work”. From a mimetic narration respecting the codes of the neo-capitalist discourse (fragmentarity and speed), Falco arrives at the centripetal tension of the novel which, through a stratified narration, reflects on causes and effects that are increasingly impalpable in the speed of contemporary processes. If mimesis allows irony on the common complicity with the Capital, the first-person narrative lets rise to a reflection that is also a strategy of resistance.
  • 其他摘要:«Il lavoro è ovunque» ha detto Giorgio Falco: la vita di un uomo viene oggi interpretata secondo criteri che pertengono all’ambito produttivo, confermando la cogenza di un «realismo capitalista» che appare come unica dimensione esperienziale. Per questo Falco mette al centro della sua narrativa il soggetto-lavoratore, giacché è all’interno della psicologia che si è spostato l’orizzonte della resistenza alle prevaricazioni del discorso del capitale. Falco delinea prima un soggetto moltiplicato nelle tante voci che animano i micro-racconti di Pausa caffè (2004); poi, nei racconti di L’ubicazione del bene (2009), dà a questo soggetto una caratterizzazione sociologica, mostrando il tempo della vita domestica, dove si ripercuotono le isterie di una piccola borghesia succube del mito autoimprenditoriale. Infine, in Ipotesi di una sconfitta (2017), quel soggetto disarticolato si condensa in un’unica vita, quella dell’autore, che trasforma la propria storia nell’allegoria dell’esperienza lavorativa contemporanea. Ricorrendo a strumenti di analisi formale (Simonetti, Tirinanzi de Medici) e alle più recenti teorie del presente (Sennett, Fisher), si mostra come la scelta del medium narrativo (microracconto, short story, romanzo) condizioni le potenzialità rappresentative del “racconto del lavoro”. Da una narrazione mimetica rispetto ai codici del discorso neocapitalista, sintonizzato su frammentarietà e velocità, Falco approda alla tensione centripeta del romanzo che, attraverso una narrazione stratificata, riflette su cause ed effetti sempre più impalpabili nella rapidità dei processi contemporanei. Se la mimesi consente la messa alla berlina della comune complicità con il capitale, la narrazione in prima persona dà fondo a una riflessione che è anche strategia di resistenza.
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