期刊名称:Rivista Internazionale di Filosofia e Psicologia
印刷版ISSN:2239-2629
出版年度:2015
卷号:6
期号:1
页码:176-190
DOI:10.4453/rifp.2015.0013
出版社:Mimesis Edizioni
摘要:Riassunto: In questo articolo si cercherà di mostrare come gli esperimenti di Libet sull’esistenza del libero arbitrio siano basati sull’assunto per cui il libero arbitrio sarebbe un impulso ad agire spontaneo e privo di premesse, confinato in un singolo momento.Un prototipo di quest’assunto può essere rintracciato nella filosofia di David Hume.I presupposti teorici di Libet saranno messi a confronto con modelli derivanti da altre tradizioni (per esempio, quella aristotelica), in cui il libero arbitrio è caratterizzato da deliberazione conscia e soggetta ad autocontrollo lungo una estesa dimensione temporale.Credo che, applicando questo modello “deliberativo” ai risultati di Libet, si possa dar luogo a un’interpretazione alternativa che non giunga alla negazione dell’esistenza del libero arbitrio.Questo mostra come gli esperimenti di Libet non confutino né confermino l’esistenza del libero arbitrio, se il libero arbitrio viene definito usando un quadro teorico alternativo.Si avanzerà poi l’ipotesi per cui la ricerca sperimentale definite secondo il “modello deliberativo” dovrebbe analizzare la capacità degli agenti di rovesciare comportamenti routinari estremamente radicati.
其他摘要:Self-control, Routine, and Free Will. Remarks on Benjamin Libet’s Experiments – This paper
aims to show that Libet’s experiment on the existence of free will is based on the assumption that free will
is a spontaneous and premiseless urge to act, confined to a single moment. A blueprint for this assumption can be found in David Hume’s philosophy. Libet’s theoretical background will be compared with
models from other traditions (for example, that of Aristotle), in which free will is characterized by conscious and self-controlled deliberation over an extended temporal dimension. I argue that applying this
“deliberative” model to Libet’s results would yield an alternative interpretation that does not deny the existence of free will. This shows that Libet’s experiment neither confutes nor confirms the existence of free
will, if free will is defined using another theoretical framework. It is suggested that experimental research
framed by the “deliberative model” should analyze the agent’s capacity to overthrow entrenched routine
behaviors.