期刊名称:Rivista di Psicologia Clinica. Teorie e metodi dell'intervento
电子版ISSN:1828-9363
出版年度:2019
卷号:14
期号:2
页码:7-20
DOI:10.14645/RPC.2019.2.777
出版社:Rivista di Psicologia Clinica
摘要:Usualmente l’anomia viene definita e descritta quale stato anormale del sistema sociale, quale conseguenza di un dissolversi delle leggi capaci di regolare la convivenza tra gli umani. Nel presente lavoro si propone un rovesciamento della relazione tra anomia e nomos, in riferimento alla legge che regola il rapporto con Dio, quale è formulata entro le tre religioni monoteiste. Il riferimento di questo rovesciamento parte dalla nozione di “distinzione mosaica” proposta dall’egittologo Jan Assmann e dalla violenza insita nella fondazione - che tale distinzione comporta – della dicotomia amico/nemico. Violenza nei confronti di chi non appartiene al gruppo fedele al Dio unico, ma violenza insita anche nelle modalità che fondano l’appartenenza stessa. L’anomia, in questa prospettiva, viene descritta quale ribellione polisemica alla monosemia costrittiva del nomos, quale riappropriazione della libertà di simbolizzare la realtà. In coerenza con la nuova lettura dell’anomia vengono analizzate alcune adesioni inconsapevoli al nomos, entro esperienze del giorno d’oggi, in particolare entro le appartenenze psicoanalitiche e psicologiche.
其他摘要:Usually anomie is defined and described as an abnormal state of the social system, as a consequence of the dissolution of laws capable of regulating coexistence among humans. In this work we propose a reversal of the relationship between anomie and nomos, with reference to the law regulating the relationship with God, formulated within the three monotheistic religions. The reference to this reversal starts from the notion of “Mosaic distinction” proposed by the Egyptologist Jan Assmann and from the violence inherent in the foundation – which this distinction involves – of the friend/foe dichotomy. Violence against those who do not belong to the group that is faithful to the only God, but violence that is also inherent in the modalities that found the belonging itself. Anomie, in this perspective, is described as a polysemic rebellion against the constrictive monosemy of the nomos, as a reappropriation of the freedom to symbolize reality. In coherence with this new vision of anomie, we analyze some unaware adhesions to the nomos, within present day experiences, in particular within the psychoanalytic and psychological affiliations.