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文章基本信息

  • 标题:[SPS Conference June 2009 - Practical training in general health and mental health facilities] - Report 4 – The function of psychology in the hospital context as competence to think about relations. Two psychology units.
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  • 作者:Isabella Conti ; Simona Sacchi ; Grazia Stocchino
  • 期刊名称:Rivista di Psicologia Clinica. Teorie e metodi dell'intervento
  • 电子版ISSN:1828-9363
  • 出版年度:2009
  • 期号:1
  • 页码:27-29
  • 出版社:Rivista di Psicologia Clinica
  • 摘要:Con questo contributo proponiamo una riflessione sulla funzione psicologica entro l’ospedale, vista come competenza organizzativa fondata su modelli psicologico clinici. Intendiamo proporre che tra competenza organizzativa fondata sulla psicologia clinica e prassi psicoterapeutica ci sia una stretta relazione, sviluppando questa tematica: dal setting identificato con la stanza dello psicologo, che tutela la prassi psicoterapeutica dagli agiti dell’organizzazione chiudendo la porta, al setting dello psicologo che si muove entro i reparti promuovendo relazioni organizzative emozionalmente competenti e perciò psicoterapeutiche. La psicologia clinica ci dice che ogni prassi organizzativa è fondata su relazioni organizzate emozionalmente. Si tratta di relazioni connotate da un significato simbolico, che permettono all’organizzazione di perseguire i suoi fini. Ogni organizzazione ha i suoi propri modelli simbolici, destinati a questo scopo. Pensando all’ospedale ne vengono in mente due, entrambi fondati su premesse fortemente individualistiche, che ignorano la relazione. Questo ignoramento produce eventi critici, su cui pensiamo che la psicologia possa intervenire. Il primo di questi modelli, tendenzialmente egemonico, è quello economico, che ipotizza un rapporto sociale fatto da individui razionali; esso ignora l’emozionalità vissuta nella relazione. Il secondo modello di relazione che viene in mente pensando all’ospedale è il modello medico, anch’esso tendenzialmente egemonico. Nel modello medico, la simbolizzazione emozionale della relazione è prevista entro una ritualità precisa, ben descritta da Fornari come scissione in parte malata e parte sana del paziente, con conseguente aggressione della parte malata, vista come “altro da sé” e nemica, mentre la parte sana si allea con il medico. Questa alleanza vede un tecnico forte che si confronta con un utente debole, che accetta una dipendenza acritica perché reversibile e garantita dalla competenza medica. Noi ipotizziamo che i casi in cui, entro l’ospedale, tali modelli di organizzazione emozionale della relazione si rivelano inadeguati fallendo nel loro scopo, vengano proposti alle unità di psicologia.
  • 其他摘要:In this paper we reflect on the role of psychology in the hospital, seen as an organisational competence based on clinical psychology models. We will suggest that between organisational competence based on clinical psychology and psychotherapeutic praxis there is a close connection, following this line of thought: from the setting identified with the psychologist’s room, who protects the psychotherapeutic praxis from the actions of the organization by closing the door, to the setting of the psychologist who operates in hospital divisions promoting emotionally competent organisational relations and therefore psychotherapeutic. Clinical psychology tells us that all organisational practice is based on emotionally organised relations. These are relations marked by a symbolic meaning, which allow the organisation to achieve its aims. Every organization has its symbolic models for this purpose. Thinking of the hospital, two of these come to mind, both based on strongly individualistic premises, ignoring relations. This ignoring produces critical events, in which we think psychology can intervene. The first of these models, tendentially hegemonic, is the economic model which hypothesises a social relation involving rational individuals; it ignores the emotionality experienced in relating. The second relational model that comes to mind when thinking of the hospital is the medical model, which also tends to be hegemonic. In the medical model, the emotional symbolisation of the relation is envisaged in a precise rituality, described well by Fornari as the split into the sick part and the healthy part of the patient, with the consequent aggression by the sick part, seen as “other than self” and the enemy, while the healthy part forms an alliance with the doctor. This alliance sees a strong technical expert confronting a weak client, who accepts an acritical dependency because it is reversible and guaranteed by the medical competence. We hypothesise that in cases where in a hospital, these organisational models of the relation prove to be inadequate, failing to achieve their purpose, then they are offered to the psychology units.
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