期刊名称:Rivista di Psicologia Clinica. Teorie e metodi dell'intervento
电子版ISSN:1828-9363
出版年度:2007
期号:3
页码:242-253
出版社:Rivista di Psicologia Clinica
摘要:L’uomo è un essere relazionale ed interagisce con il mondo circostante fin dalla nascita. Wallon, osservando che il neonato necessita in ogni istante di assistenza, afferma che egli è essenzialmente “sociale”: tutte le sue reazioni hanno bisogno di essere completate, compensate, interpretate; incapace di fare alcunché da solo, è manipolato da altri ed è nei movimenti degli altri che prenderanno forma i suoi primi atteggiamenti. Per l’uomo, dunque, essere “sociale” è un’intima necessità, una condizione genetica. Gli esseri umani trascorrono gran parte della loro vita impegnandosi in relazioni significative, interagendo con persone a cui tengono. Nel corso delle interazioni sociali, inevitabilmente, si compiono azioni che feriscono. Le opportunità di ferire e sentirsi feriti sono molte, dalle meno alle più severe, ma il loro impatto varia in modo considerevole da persona a persona e da relazione a relazione. Le relazioni interpersonali soddisfano i più profondi bisogni umani di affiliazione, ma sono anche la fonte di alcune tra le più dolorose ferite. Quando le offese prendono vita, emozioni negative come la rabbia e il risentimento sono reazioni piuttosto comuni che creano una potenziale rottura della relazione stessa (Fincham, Paleari & Regalia, 2000). A creare ulteriore disagio è l’esigenza naturale di rispondere, attraverso la vendetta, all’offesa subita, per riparare al diritto oltraggiato. Questo sentimento di vendetta può degenerare in rancore: non è più la semplice riparazione di un diritto violato che viene ricercata, ma il male che, in cambio del torto subito, si può arrecare all’offensore. Il rancore è una passione che, aggiunto alla sofferenza per l’offesa subita, ne accentua il carattere alienante (Scabini & Rossi, 2000). Un fattore significativo che può aiutare a far fronte in maniera adattiva alle inevitabili fratture relazionali quotidiane è la capacità di perdonare. L’inclinazione a perdonare ha importanti implicazioni non solo per il benessere delle relazioni, ma anche per il benessere personale. Il perdono si configura, quindi, come un mezzo che l’uomo ha a disposizione per salvaguardare un rapporto compromesso e per rispondere con fiducia e accettazione all’offesa e al dolore infertogli. Ide (1997), citando San Tommaso, scrive: “L’uomo è per natura incline all’armonia ed all’unità tra gli uomini, il perdono ristabilisce il legame perduto, la comunione turbata, esiste un’inclinazione naturale al perdono inscritta nel cuore di ogni uomo”.
其他摘要:Man is a relational being and interacts with the world around him from birth. Wallon, observing that a newborn baby needs assistance every moment, states that he is essentially “social”: all his reactions need to be completed, compensated, interpreted; incapable of doing anything alone, he is manipulated by others and it is in others’ movements that his first behaviors will take shape. For man, therefore, being “social” is a deep-seated necessity, a genetic condition. Human beings spend much of their lives involved in significant relationships, interacting with people they care about. During social interactions, they inevitably perform actions that hurt others. The opportunities to hurt and be hurt are numerous, from the least to the most serious, but their impact varies considerably from person to person and from relationship to relationship. Interpersonal relations satisfy the deepest human needs of affiliation, but are also the source of the most painful wounds. When an offence occurs, negative emotions like anger and resentment are rather common reactions which create a potential breakdown of the relationship itself (Fincham, Paleari & Regalia, 2000). What creates further distress is the natural need to respond, through revenge, to the offence suffered, to get even for the insult. This feeling of revenge can degenerate into rancour: it is no longer the simple reparation of a violated right that is sought, but the harm that one can visit upon the offender in exchange for the offence suffered. Rancour is a passion that, on top of the suffering for the offence, accentuates its alienating character (Scabini & Rossi, 2000). A significant factor that can help to cope adaptively with the inevitable daily relational breakdowns, is the capacity to forgive. The willingness to forgive has important implications not only for the health of the relationship, but also for personal well-being. Forgiveness therefore represents a means that is available to man to safeguard a threatened relationship and to respond with trust and acceptance to a hurt inflicted on him. Ide (1997), quoting St.Thomas, writes: “Man is by nature inclined to harmony and to unity among men, forgiveness re-establishes the lost bond, the disturbed communion, there is a natural predisposition for forgiveness in the heart of every man”.