标题：L’Apelle Vitruviano: Riflessioni sulla cultura architettonica dei pittori nella prima età moderna = El Apelles vitruviano: Reflexiones en torno a la cultura arquitectónica de los pintores de la Edad Moderna
其他标题：THE VITRUVIAN APELLES:
THOUGHTS ON THE ARCHITECTURAL CULTURE
OF PAINTERS IN THE EARLY MODERN AGE
期刊名称：Espacio, Tiempo y Forma. Serie VII, Historia del Arte
印刷版ISSN：1130-4715
电子版ISSN：2340-1478
出版年度：2019
期号：7
页码：13-16
DOI：10.5944/etfvii.7.2019.26220
出版社：Universidad Nacional de Educación a Distancia (UNED)
摘要：La rappresentazione dell’architettura nella pittura moderna ha spesso raggiunto
risultati di altissimo livello che tradiscono una competenza da parte degli artisti
talvolta insospettata e non sufficientemente messa in luce negli studi storiografici. Sia
che si tratti di sfondi architettonici per ambientare una storia, sia che l’architettura
costituisca il solo oggetto della rappresentazione – come nelle tarsie prospettiche,
nelle cosiddette città ideali, o nelle quadrature – le raffigurazioni rivelano una forte
attenzione alla composizione degli elementi architettonici, alle simmetrie, alle
proporzioni e ai caratteri stilistici. Ciò che più sorprende, quando siamo in grado di
restituire prospetticamente lo spazio illusorio, è constatare come i pittori abbiano
prestato la medesima attenzione anche al disegno degli impianti planimetrici,
quasi come se gli edifici rappresentati dovessero essere effettivamente costruiti.
Un tale approccio metodologico era necessario alla perfetta riuscita del disegno
prospettico ma la preoccupazione dei pittori in molti casi va oltre le necessità
tecniche del disegno, rivelando un approccio propriamente architettonico. I saggi
raccolti in questo dossier illustrano alcuni esempi significativi di questo contesto
culturale, esaminando i casi di Piero della Francesca, Albrecht Dürer, Sebastiano
Serlio, Daniele Barbaro e Andrea Pozzo.
其他摘要：The representation of architecture in modern painting has often achieved very
high-level results that betray an artist’s expertise sometimes unsuspected and not
sufficiently highlighted in historiographical studies. Whether the architecture is
the background to the composition of the story, whether it is the only object of
representation – as in perspective wooden inlays, in the so-called ideal cities, or
in the quadrature – the depictions reveal a strong focus on the composition of
architectural elements, symmetries, proportions and stylistic characters. What is
most surprising, when we are able to render the illusory space prospectively, is to
see how the painters also paid the same attention to the design of plans, almost as if the buildings represented were actually to be built. Such a methodological
approach was necessary for the perfect success of the perspective design but the
painters’ concern in many cases goes beyond the technical necessities of drawing,
revealing a properly architectural approach. The essays collected in this dossier
illustrate some significant examples of this cultural context, examining the cases
of Piero della Francesca, Albrecht Dürer, Sebastiano Serlio, Daniele Barbaro and
Andrea Pozzo.
