出版社:Editura Universităţii "Alexandru Ioan Cuza" Iaşi
摘要:Nel suo pamphlet del 1992, il poeta e critico tedesco, Hans Magnus Enzesberger indicava la nuova “turbolenza” che investiva l’intero pianeta con il titolo e la definizione di “Grande Migrazione” [Die Grosse Wanderung, Frankfurt am M., Suhrkamp Verlag]. Nello stesso anno, 1992, io pubblicavo il libricino Il rovescio del gioco [Roma, Carucci]1 nel quale segnalavo e commentavo il fenomeno della “letteratura della migrazione” in Europa e nuovissimo in Italia. Si erano pubblicati i primi due libri scritti italiano da “immigrati” con l’aiuto di scrittori e giornalisti italiani: libri a quattro mani. Si manifestava una nuova scrittura in italiano operata da autori stranieri (maschi e femmine) provenienti da tutte le parti del mondo. Si trattava, però, non di strane e solitarie apparizioni esotiche, ma di scrittori all’avanguardia, “embedded” dentro un nuovo immane flusso antropologico planetario che ancora persiste e che forse non si fermerà mai. Mai, fino a che il “mondo di mondi” (Camões, Giordano Bruno e il sub-comandante Marcos usano quello che sembra, nonostante i secoli tra-passati tra loro, lo stesso concetto di complessa e olistica pluralità cosmico-planetaria) in cui viviamo tutti non sarà dis-globalizzato e portato a percorrere la via dell’aggiustamento, che significa: la via del diventare giusto. Mai, fino a quando non saranno sciolti e rimarginati i tagli dei confini dell’apartheid globale nella quale abbiamo costretto l’umanità: dal muro di lamiera tra Messico e USA al muro di cemento costruito da Israele in Palestina, fino al Mediterraneo diventato il vallo d’acqua di un “cimitero marino”.