摘要:L’articolo pone in relazione il concetto di scala architettonica con le implicazioni filosofico-politiche dell’azione di rappresentazione del mondo implicita in ogni operazione scalare. Recuperando il significato che una certa tradizione filosofica ha assegnato alla messa in rappresentazione, si avanza l'ipotesi che l’attribuzione scalare sia un tentavo di controllo sul rappresentato attraverso il disegno del mondo, allo scopo di legittimare sia l’autorialità che la scientificità della disciplina architettonica nelle teorie e nelle Scuole. Tale paradigma, che ha permesso la fortuna dell’architettura italiana del dopoguerra, è però messo in crisi dalla consistenza dei problemi che, allo stato attuale, necessitano di progetto. Sulla base di queste considerazioni si propone una concettualizzazione della multiscalarità a partire dal suo uso nell'azione del progetto nel mondo, piuttosto che da un’introiezione di quest’ultimo nelle intenzioni di progetto.
其他摘要:The article relates the concept of architectural scale with the philosophical and political implications of the world representation action implicit in every scalar operation. Drawing from a certain philosophical tradition about representation, it follows that the scalar attribution can be interpreted as an attempt to perform a form of control over the represented through the drawing, with the purpose to legitimize the author and the scientificity of the architectural discipline in theories and Schools. However, this paradigm, which made the Italian post-war architecture so successful, is put in crisis by the nature of the problems requiring design and projection. From these considerations, a conceptualization of multiscalarity is proposed, focusing on the project's agency in the world, rather than from an introjection of the latter into the designer intentions.