期刊名称:PsicoArt – Rivista on line di arte e psicologia
印刷版ISSN:2038-6184
出版年度:2016
卷号:6
期号:6
页码:1-27
DOI:10.6092/issn.2038-6184/6049
出版社:Dipartimento delle Arti - Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
摘要:L’ospedale psichiatrico del Santa Maria della Pietà svolge durante gli anni Cinquanta a Roma la funzione di contenitore sociale, ospitando non solo persone affette da disturbi mentali, ma anche disabili gravi, disadattati sociali, poveri, emarginati, alcolisti e, dal dopoguerra, molti orfani; ma c’è anche chi ci nasce e qui trascorrerà tutta la vita. Negli anni Sessanta la nuova sede di Monte Mario arriverà a ospitare tremila pazienti. Ciò che è stato non deve essere dimenticato o ignorato. Dalla collaborazione del direttore Pompeo Martelli con Paolo Rosa nasce il progetto del Museo Laboratorio della Mente, realizzato da Studio Azzurro e inaugurato il 7 ottobre 2008. Quello che viene raccontato grazie all’allestimento riguarda sì la storia dell’ex ospedale psichiatrico, ma soprattutto le esperienze di coloro che là dentro hanno vissuto e quelle di coloro che, per vari motivi, vi si sono “affacciati”. Il gruppo milanese, impegnato da più di trent’anni nella ricerca artistica, è riuscito a elaborare per questo museo un percorso dove le nuove tecnologie sono state sapientemente utilizzate per creare un rapporto d’interazione capace di rendere possibile al visitatore un’esperienza culturalmente formativa. Forse uno degli esempi più riusciti di quella che oggi viene definita “museografia sensibile”. All’interno del percorso le interfacce e i dispositivi scompaiono. Nonostante la loro apparente assenza, le installazioni interattive riescono a coinvolgere il visitatore e lo invitano a prender parte alle storie del museo e a sperimentare i diversi modelli culturali attraverso i quali ha avuto origine il pregiudizio sulla malattia mentale.
其他摘要:In the 1950s the asylum institution of Santa Maria della Pietà in Rome acted as a social container, housing not only people affected by mental issues, but also severely disabled people, social misfits, poor people, outcasts, alcoholics, and after the war also many orphans; there were also people who were born there and spent their entire lives in the institute. In the 1960s, in the new location of Monte Mario, the psychiatric hospital counted 3000 patients. What happened must not be forgotten or ignored. The Laboratory of the Mind Museum project started from the collaboration between the director Pompeo Martelli and Paolo Rosa. The museum, built by Studio Azzurro, was inaugurated on October 7 th 2008. In actual fact what needs to be narrated thanks to the exhibition does indeed concern the history of the former psychiatric hospital, but most of all the experiences of those who have lived in there and those who have for various reasons “glanced into” it. In this museum the Milan group, actively involved for over twenty years in artistic research, have developed an itinerary where the new technologies have been used to create a dynamic of interaction to allow the visitor to undergo a culturally formative museum experience. This is perhaps one of the best examples of what we define as “sensitive museography”. In the itinerary of the museum interfaces and devices are invisible. Despite their apparent absence, the interactive installations draw in visitors by inviting them to take part in the museum’s stories and to experiment with the different cultural models that gave rise to the prejudice on mental illness.
关键词:Museo della Mente Roma;Paolo Rosa;Studio Azzurro