摘要:I
Lmalumore, la polemica, l’avversione re-
ciproca tra gli intellettuali e il regime so-
no ormai una nota costante del paesaggio ce-
coslovacco. Sono cinquemesi che la letteratura
cecoslovacca si batte contro il potere politico”,
scriveva all’inizio di dicembre del 1967 Angelo
Maria Ripellino, iniziando a raccontare l’acce-
lerazione che avevano subito negli ultimi me-
si la cultura e la politica della Cecoslovacchia1
.
All’estero la Primavera di Praga è stata percepi-
ta in modo molto più intenso nella sua dimen-
sione politica che in quella culturale e, anche
se ben conosciuto è stato il ruolo degli scritto-
ri (e più in generale degli artisti cechi) nel pro-
cesso di liberazione, è stato anch’esso spesso ri-
dotto alla sua sola dimensione “politica”. Nel-
la ricezione italiana però, benché sia piuttosto
noto che sono stati gli scrittori a porre a livello
pubblico le domande più imbarazzanti e ad af-
frontare i nodi irrisolti del recente passato ceco,
raramente la conoscenza concreta dei percor-
si individuali dei singoli intellettuali va oltre la
lettura delManifesto delle 2000 parole.