出版社:Università di Pavia, Dipartimento di Scienze musicologiche e paleografico-filologiche
摘要:In età carolingia si teorizza la scala musicale secondo l’auctoritas di Boezio, dapprima incompresa (Reginone) poi utilizzata con profitto (Ucbaldo). Al sistema perfetto antico vengono riferiti canto liturgico e scale di organi e cordofoni coevi; la serie alfabetica A-P viene piegata alla successione Do2-Do4. I trattati Alia musica, De dimensione monocordi, Musica e Scolica Enchiriadis fraintendono talvolta la teoria antica, poi inquadrano i modi coevi e l’incipiente polifonia nella scala “dasiana”, modificabile con alterazioni. La misurazione del monocordo, riscoperta, viene estesa alle canne dell’organo, ancora secondo la serie ucbaldiana A-P = Do2-Do4. Successivamente tale serie coincide con La1-La3 (Tonario di Montpellier, Bernone), oppure nel monocordo, organo, ecc. viene spezzata in A-G|A-G, ma ambientata su F-F-F = La1-La2-La3 (Gerberto, Notker). La serie Γ|A-G|a-g comprendente Si e Sib si sviluppa in Italia (De musica, Dialogus de musica, Guido), con conseguenze sulla teoria modale. Nascono le mutazioni; trasponibilità e alterazioni si evolvono variamente da Gerolamo di Moravia a Ramos de Pareja. L’estensione vocale “Fa acuto-Fa grave” adombrata nella lauda O novo canto di Iacopone può riconoscersi in Do4-Do2.