摘要:Per inquadrare la questione che interessa le pagine che seguono, vale a dire indicare alcune coordinate storiche e filosofiche utili a soppesare il reale apporto di Hannah Arendt al pensiero del Novecento – ammesso che tale apporto esibisca una fisionomia irriducibile all’usurata, sebbene non ancora estinta, formulazione .utopia della polis. – conviene anzitutto prendere le distanze da un’interpretazione troppo angusta della più abusata tra le definizioni che la pensatrice ebrea ha proposto per se stessa. Non v’è dubbio che rivendicando a sé l’etichetta di .teorica della politica. e proclamandosi estranea alla .cerchia dei filosofi di professione.,1 l’autrice de Le origini del totalitarismo abbia contribuito in misura ragguardevole a sollevare una densa cortina fumogena intorno allo statuto di un’impresa intellettuale distribuita nell’arco di mezzo secolo, inaugurata nel 1928 dalla dissertazione Il concetto d’amore in Agostino e bruscamente interrotta nel 1975 con la redazione delle prime due sezioni dell’incompiuto La vita della mente.