期刊名称:Annali della Facoltà di Scienze della Formazione Università degli Studi di Catania
印刷版ISSN:2038-1328
电子版ISSN:2039-4934
出版年度:2007
卷号:6
页码:21-63
出版社:Università degli Studi di Catania
摘要:La terra di Aci, assegnata da re Martino I al demanio nel 1398, fu più volte infeudata, a partire dal 1420-22; il governo baronale, tuttavia, segnò un periodo di sviluppo che si avvertì in ogni comparto. La Sicilia tutta, d’altronde, godette per quasi tutto il secolo XV di una positiva congiuntura politico-militare e fu risparmiata dai disastri naturali. Tutto ciò si tradusse in un notevole incremento demografico nell’intera isola e nel territorio acese, dove, agli inizi del XVI secolo, si contavano già 350 fuochi. Erano certo state decisive le concessioni elargite ai signori di Aci dalla corona aragonese, specialmente il privilegio di affidare e la Fiera franca. La terra di Aci divenne un’area di forte immigrazione che attirò anche numerosi cittadini dalla vicina Catania, determinando un lungo contenzioso fra i baroni acesi e l’universitas catanese. L’istituzione della Fiera franca, che aveva luogo presso la contrada di Santa Venera dal 19 luglio al 2 agosto di ogni anno, rivitalizzò la produzione e gli scambi commerciali, attività alla quale si dedicarono anche esponenti del patriziato urbano. La coltivazione della ‘cannamele’, in particolare, diede luogo ad una fiorente industria saccarifera che affiancò la tradizionale produzione vinaria, rivitalizzando il mercato del lavoro.