In un paese in cui il problema non è garantire solo l’accesso al cibo ai 237 milioni di persone che soffrono di malnutrizione, ma anche la giustizia alimentare, un esperimento avviato nell’ambito del programma di lotta alla povertà dello stato del Kerala chiamato Kudumbashree sembra stia ottenendo rilevanti risultati in termini di sicurezza alimentare. Nel quadro dell’iniziativa Sangha Krishi (coltivazione in gruppo), sono sorti in Kerala 44.225 gruppi di donne contadine che hanno creato uno spazio sociale nel quale donne emarginate possano collettivamente perseguire i loro bisogni e aspirazioni. In questo articolo l’autrice discute i risultati dell’iniziativa nei termini di un mutato ruolo nell’agricoltura e nei processi politici delle donne del Kerala, che permette loro di preservare dignità e strategie di sostentamento in un contesto fortemente avverso. L’autrice mette in luce le conquiste e le sfide per la sostenibilità di Kudumbashree e conclude che il valore di Sangha Krishi sta nell’essere diventato la manifestazione di una radicata consapevolezza delle donne del Kerala rispetto alla giustizia alimentare.