La crisi economica attuale, che è allo stesso tempo una crisi sociale, politica e culturale, rivela l’impossibilità di emergere dalla destabilizzazione mondiale prodotta dalla globalizzazione se non si prende in considerazione la centralità della vita umana come risultato di relazioni interdipendenti sia nella sfera pubblica che in quella privata. Questa posizione corrisponde esattamente a quello che, negli ultimi trent’anni, i movimenti transnazionali delle donne hanno cercato di portare avanti nel contesto della cooperazione allo sviluppo. In questo articolo Pomeranzi, facendo riferimento all’“Approccio mediterraneo all’empowerment delle donne” e alla sua personale esperienza, considera la responsabilità politica dei professionisti che lavorano nelle agenzie di sviluppo e suggerisce che i concetti di agency e empowerment delle donne possono essere uno strumento utile per risolvere le questioni interconnesse dell’attuale crisi dello sviluppo.