摘要:“Ascoltate, ragazzi, ci sono delle storie così. Ci sono, anche ora che c’è la radio, l’uranio, e via dicendo. Ci saranno sempre. Quando sarete grandi, allora a delle vecchiette sole come me non sarà più dato vivere. E che, il progresso non si può mica fermare. Allora ascoltate un attimino, e vi addormenterete di sicuro, questo lo so” (p. 232). Nell’apparente banalità delle frasi di una vecchietta che vuole far addormentare Ondra e Kamil, i due bambini protagonisti del libro, è nascosta una delle principali chiavi narrative di Noční práce [Lavoro notturno, 2001], penultimo romanzo di Jáchym Topol. La contrapposizione progresso/passato è infatti presente in ogni pagina di questo romanzo dalla struttura caotica in cui i piani temporali si sovrappongono ripetutamente.