标题:J. Jedlička, Nel mezzo del cammin di nostra vita, traduzione di L. Fiorica, postfazione di M. Špirit, con una nota di A. Wildová Tosi, Forum, Udine 2006
摘要:“Josef Jedlička per me incarna la scoperta più amara della mia generazione. L’opera di quei pochi che, nel senso migliore della parola, ci hanno formato, esiste fin troppo spesso in forma frammentaria” – così termina il ricordo della poetessa Viola Fischerová, in appendice al volume di Jedlička Tipologie ceche ovvero voglia di eroi (V. Fischerová, “Pokus o bilanci”, J. Jedlička, České typy aneb poptávka po hrdinovi, Praha 2002, pp. 111-117, qui p. 117). Questa testimonianza forse meglio di ogni altra rivela quanto difficile sia stata, negli anni successivi alle devastazioni culturali dello stalinismo, la ricerca di “modelli” accettabili per la generazione di Václav Havel. Agli autori meno noti ma più significativi tra gli “sconfitti” del 1948 appartiene a tutti gli effetti Josef Jedlička, autore di uno dei libri più malinconici e corrosivi di quel movimento letterario che sarebbe poi sfociato nell’esplosione culturale della Primavera di Praga.