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  • 标题:Ann Fisher, descriptive or prescriptive grammarian? pp. 183–203.
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  • 作者:RODRIGUEZ-GIL, MARIA E.
  • 期刊名称:Linguistica e Filologia
  • 印刷版ISSN:1594-6517
  • 出版年度:2003
  • 期号:17
  • 页码:183-203
  • 出版社:Università degli Studi di Bergamo
  • 摘要:Le grammatiche inglesi del diciottesimo secolo sono state a lungo divise in due categorie principali: grammatiche prescrittive e grammatiche descrittive, benché in realtà pochissime appartengano a quest’ultima categoria (un’eccezione notevole è il lavoro di Priestley). Alcuni studiosi moderni hanno severamente criticato l’approccio prescrittivista, accusandolo di non illustrare gli usi linguistici del tempo, ma di veicolare un misto di inglese seicentesco e di interpretazioni soggettive da parte dell’autore. Il suo intento principale era di imporre regole, eventualmente inventandole, nella presupposizione che non esistessero. Tuttavia, una rigida dicotomia tra testi prescrittivi e descrittivi è stata recentemente messa in discussione. Vorlat (1998: 285-286), ad esempio, propone tre categorie per le grammatiche del Cinque e Seicento che possono forse adattarsi anche alle grammatiche settecentesche: (i) testi che descrivono il linguaggio registrandolo, (ii) grammatiche normative e (iii) grammatiche prescrittive. Tieken-Boon van Ostade (2000b) ha altresì dimostrato che la stessa grammatica di Lowth, praticamente un simbolo del prescrittivismo, contiene anche usi contemporanei. Si ritiene quindi possibile utilizzare un continuum lungo il quale le grammatiche si collocano, dimostrandosi più o meno prescrittive, o più o meno descrittive. Questo studio intende illustrare questa ipotesi attraverso l’analisi del testo di Ann Fisher A New Grammar, with Exercises of bad English (1754).
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