Sono passati i tempi in cui le sirene omeriche ammaliavano i marinai con il canto per attirarli nelle loro trappole mortali, eppure sopravvivono ancora ai nostri giorni le incantatrici misteriose che continuano a sedurre i giovani maschi mostrando la bellezza dei corpi e perpetuando i riti fatali delle loro antiche progenitrici. Solo che le sirene d'oggi non cantano più, e anzi, come racconta Ermanno Cavazzoni nel suo bestiario di esseri immaginari, sembra che siano pure un po' sorde: le sirene della sua Guida agli animali fantastici si presentano come una schiera di ragazze straniere al bagno, che mostrano i seni nudi ai signori in barca di passaggio.* Nella fantasia di Cavazzoni le sirene mantengono la loro tradizionale avvenenza, e incantano i giovani maschi per scopi precipuamente alimentari: dopo aver afferrato le prede, infatti, le portano sotto la superficie delle acque e ne mangiano alcune parti, in special modo quelle che sporgono di più, prestandosi facilmente al morso. Sono mostri antropofagi, o semi cannibali, stante il fatto che non tutta la loro natura pende dalla parte dell'umano, per via della lunga coda di pesce, che nascondono con astuzia per poterla utilizzare al momento opportuno come arma contundente. Anzi – volendo seguire Cavazzoni – le sirene della donna hanno ben poco, perché – a suo dire – “sono dei pesci, anche di mentalità, e l’aspetto di donna è un caso di mimetismo animale. E anche che cantino, seguendo la scala armonica, è un effetto illusorio. Il loro è tutto un boccheggiare, un sospirare, e un gracidio” (Cavazzoni 2011: 15). Quando i giovanotti in barca le avvicinano con il frasario di circostanza degli abboccamenti da spiaggia, come ad esempio “Di dove siete? Siete qui per lavoro?” oppure “Mi sembra di averti già vista in discoteca, a Misano Adriatica” (Cavazzoni 2011: 13-14), le seduttrici non danno risposta, non cantano, forse non hanno mai cantato, e siccome non hanno nemmeno le orecchie, dobbiamo supporre che non tacciano per strategia, ma molto più semplicemente perché non hanno capito una parola delle frasi che i maschi hanno sfoggiato cercando di attirarle verso le loro barche per condurle poi chissà dove.